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Mini Intervista a Federica Caglioni

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Laureata in Lettere e in Lingue, Federica Caglioni è traduttrice, scrittrice e blogger. E tanto ancora. Vive con la testa e il cuore nei libri che legge e nelle storie che scrive. Già attiva nel Self Publishing con le serie fantasy I Figli del Marchio e La Trilogia dell’Apocalisse e nel mondo romance con i primi quattro volumi della serie Solberg. Tra le sue pubblicazioni ci sono anche i racconti brevi “Natale secondo il Grinch” e “Il significato di San Valentino”, pubblicati rispettivamente nelle raccolte Storytelling Chronicles in Christmas e Writers in love.




Finita la dilogia arriviamo finalmente all'intervista! Iniziamo dal principio,

inizi dal worldbuilding, dalla storia o dai personaggi?

Da una scena, in realtà. Generalmente la mia immaginazione all'inizio funziona molto per immagini, quindi ho diversi flash di scene e il primo step consiste nell’appuntarmele o addirittura scriverle dall'inizio alla fine. Successivamente all'inizio chi c'è protagonista in quella scena e via via costruisco tutto il contorno partendo dal mondo e da una cornice in cui poi si inseriscono i personaggi e la storia.


Hai avuto dei beta reader con cui confrontarti durante la stesura?

Se si, quale pensi sia la ricchezza dei loro consigli?

Sì, ho avuto una beta reader, per questa storia, una piuttosto critica soprattutto sull'aspetto romance. È stato diverso rispetto al solito, perché era soltanto una persona, ma la lettura approfondita e i commenti sono stati sicuramente utili come quando arrivano da più persone. Quello che mi piace di più dell'avere dei beta leader è lo sguardo esterno sulla storia rispetto al mio, il quale mi permette di capire quali sono i punti critici, o più caotici, e come intervenire.


I Figli del Marchio non sono le tue uniche pubblicazioni, ti va di

presentare le tue altre opere?

Nasco come autrice fantasy, avendo pubblicato nel 2015 e poi nel 2017 i primi due volumi di La Trilogia dell’Apocalisse, una serie urban fantasy che è stata ripubblicata quest'anno in una nuova edizione rivista, sia nel testo sia nella grafica e nell'impaginazione, alla quale sono stati aggiunti due spin off e l'ultimo volume. Sono anche autrice Romance, con la serie Solberg, di cui attualmente sono usciti i primi quattro volumi, due principali e due spin off: La mia meta sei tu, Ghostwriter per amore, Amore in prima pagina e La soluzione che cercavo. Ogni volume è autoconclusivo e segue i fratelli Solberg Neil, Richard e Kevin (il suo libro ancora non è uscito, ma dovrebbe arrivare il prossimo anno) e i loro parenti e amici.


Come vivi il contatto con il tuo pubblico sui social?

Cerco di essere abbastanza presente e di coinvolgere chi mi segue nelle mie passioni e nelle storie che creo, quindi dando spunti per chiacchierare magari sulle letture fatte o con piccoli estratti dei miei libri. Ci vuole impegno per creare una community e sono convinta di avere ancora molto lavoro da fare, ma un pezzettino alla volta arriverò alla meta.


C’è una frase, un concetto o una scena dei tuoi libri che senti ti rappresenti particolarmente?

Come una volta disse Ray Bradbury, non c'è nulla che uno scrittore possa dire su di sé che non abbia già scritto nei suoi libri. È un concetto per il quale chi scrive mette una parte di sé in ogni opera e mi ci ritrovo molto, perché in ogni libro cerco di rendere la mia esperienza personale in qualcosa che possa essere condiviso anche dagli altri. Quindi potrei dirti che in ogni mio libro c'è qualcosa che mi rappresenta e ho l'imbarazzo della scelta. Tuttavia, nell'ultimo libro pubblicato, La soluzione che cercavo, entrambi i protagonisti devono fare i conti con le conseguenze del passato e la mia lei, Jane, afferma qualcosa che secondo me è di grande insegnamento per tutti: «Il dolore con il tempo diminuisce, e se riesci a superarlo, a trasformarlo in qualcosa di buono, allora avrai vinto. Basta essere brave persone, vivere giorno per giorno al meglio delle nostre possibilità per non lasciare che il male che abbiamo subito ci trasformi in qualcuno che non siamo e non desideriamo essere.»


Ne I Figli del Marchio, il marchio appunto, è un pilastro molto importante per la narrazione, com'è nata l'idea?

Con la protagonista, a tutti gli effetti. Come spiegavo per quanto riguarda il punto di partenza delle storie, anche in questo caso è stata la figura di Kesey, quando ancora non conoscevo nulla della sua storia, a darmi l'idea. Vedevo infatti questa protagonista un po' misteriosa, con un passato tormentato e un segreto legato a un marchio sulla sua pelle. Quando poi si è sviluppato il worldbuilding anche quel dettaglio mi ha mostrato la sua importanza e il ruolo che giocava.


Che reazioni hai ricevuto dai lettori? C’è stato un momento che ti ha particolarmente emozionata?

Il genere di per sé è abbastanza di nicchia, considerato che l'Epic fantasy non è così commerciale come può esserlo adesso il romantasy, tuttavia una delle reazioni più belle che mi è capitato di sentire a proposito di questa dilogia è la facilità con cui si è entrati in empatia con uno o entrambi i personaggi principali, come con quelli secondari. In generale, però, a rendermi particolarmente contenta sono state le reazioni positive al worldbuilding, perché non è mai facile creare mondi che sembrino reali e farli piacere ai lettori.


Quale sarà il prossimo progetto che vedremo nascere dalla tua penna?

Ci sono in cantiere diverse cose, due legate principalmente alla serie Solberg, con una prima sorpresa in uscita già il prossimo autunno. Anche dal lato fantasy ci sarà qualche novità, più varie storie che bollono in pentola, una delle quali farà parte di un progetto molto più ampio.


Ci lasciamo sempre con la stessa domanda in Casa Sterne: qual è il tuo libro preferito?

Ne ho due e purtroppo non so scegliere quale sia il mio preferito: Le Cronache di Narnia di C. S. Lewis e il racconto Da qualche parte suona un'orchestrina di Ray Bradbury (contenuto nella raccolta Ora e per sempre).



Per restare sempre aggiornati su Federica e le sue pubblicazioni potete trovare qui tutti i link utili, collegamenti ai suoi profili, al suo sito, al sui blog ed il link per recuperare i suoi libri! È certamente un'autrice da recuperare vista la magia della sua penna io ve la consiglio con fervore!



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