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Recenqualcosa "Una Danza con il Principe delle Fate"


Editore: Oscar Vault

Vol. 2 di 5

Pagine: 360

Il secondo volume autoconclusico della serie "Married to Magic", prende ispirazioni da Cenerenrola, la Bella e la Beria e non solo, rielaborandole in un fantasy che sebbene non sia privo di cliché risulta a suo modo, originale. L'inizio infatti ci fa catapultare direttamente fra la matrigna e le sorellastre prima che grazie ad un matrimonio organizzato la nostra protagonista si trovi "intrappolata" con un marito che le impedisce di guardarlo e di accedere ad ogni area della casa.


Katria, una giovane donna cresciuta in un contesto familiare freddo e abusivo, dove l'affetto è un concetto sconosciuto e la libertà un sogno lontano. È inizialmente cresciuta con l'amore della madre, purtroppo deceduta e il padre si è risposato con una donna che ha sempre messo Katria al di sotto della servitù, facendo si che il padre passasse sempre più tempo lontano, fra i commerci, per accrescere la ricchezza della famiglia, facendo si che non fosse a conoscenza delle angherie subite dalla figlia biologica. Muore anche il padre, toh il caso. Katria appena raggiunta l'età giusta, viene data in matrimonio a un misterioso nobile, Lord Fenwood ed è convinta di star semplicemente cambiando prigione ma la realtà non è così semplice. La sua nuova vita al fianco di Lord Fenwood, enigmatico e apparentemente freddo, si rivelerà una danza pericolosa tra verità nascoste, magia rubata e un potere che potrebbe cambiare il destino di diversi regni. Anche perché, pare che lui cerchi di diventare re.


"Non sono vostra prigioniera"

"Ma siete mia responsabilità!" Quell'impeto zittisce

anche gli uccelli del bosco. Li sento alzarsi in volo

per allontanarsi da questa discussione spiacevole.

"Ho giurato di proteggervi. Ed è ciò che sto facendo."


Ed è assurdo che voglia diventare re, re di cosa poi? Ad essere più assurdo, però, è che lui non stia mentendo e Katria lo sa bene visto che è in grado di riconoscere le bugie dall'odore. Strana qualità per una semplice umana, nevvero? Katria ogni modo non è molto meticolosa nel seguire le semplici e pochissime regole della casa: non andare in quest'ala, resta dentro al giardino delimitato. Il misterioso marito che ama le canzoni popolari e si intrattiene a parlare con lei ogni sera con un bicchiere di idromele infatti , oltre ad averle proibito di guardarlo le ha proibito alcuni luoghi, Regole semplicissime, comunque, quasi a prova di idiota. Ovviamente Katria ignora tutto, sconfina il giardino, viene aggredita da qualcosa che non sa cosa sia e non contenta, svegliatasi dopo il trauma va esattamente nella parte della casa dove non deve trovando Lord Fenwood insieme ad altra gente con le ali... già, con le ali. Intenti a svolgere un rituale che, guarda caso, Katria rovina in maniera inconcepibilmente grave.


La nostra astutissima protagonista viene catapultata in un mondo dove le fate esistono, le ombre parlano e ogni scelta ha un prezzo. E bisogna valutare con grande attenzione quale possa essere il prezzo, perché, fra l'altro la verità si trova fra le righe come Katria ci ricorda nella prima pagina del volume. Uno degli aspetti più riusciti del romanzo, è proprio lei: Katria è forte, determinata, ma anche profondamente segnata. è umana. La sua crescita è tangibile, ed è bello vedere come, pagina dopo pagina, impari non solo a difendersi ma anche ad aprirsi all’amore e alla fiducia. Come impari a riconoscere gli abusi che ha subito ed il valore che possiede. Lord Fenwood – o meglio, Davien – è un personaggio che si svela lentamente, e che riesce a essere affascinante pur senza cadere nei cliché del "bad boy". È un uomo spezzato quanto Katria, e insieme riescono a trovare forza e senso in una relazione che parte da un patto e si trasforma in qualcosa di autentico. E innamorarsi di lui durante la lettura è semplice come respirare. Ha un peso enorme sulle spalle, da tutta la vita e a quel peso ha votato la sua intera esistenza, compiendo ogni scelta in base al proprio obiettivo, ogni prezzo che è ha pagato è stato votato unicamente al destino che ha scelto di accettare.


"Voi come impegnate le vostre giornate?"

Ride ancora e lo sento prendere un sorso

di idromele. "Io? Be' io sto cercando di

diventare re."


La relazione tra i due protagonisti è costruita in modo lento ma credibile, fra le vicende politiche che imperversano in Midscape e nuovi personaggi. I rituali rovinati e le magie trafugate. Non mancano i momenti teneri, né intensi, ma l'autrice sceglie di dare più spazio allo sviluppo emotivo che a scene esplicitamente spicy – una scelta che potrebbe sorprendere chi si aspetta una forte componente romantica, ma che risulta coerente con il tono della narrazione, sorpresa delle sorprese, lo spicy non è fondamentale perché un romantasy sia coinvolgente. (Okkei, non è una sorpresa ma insomma, a volte mi pare giusto ricordarlo a chi non legge più libri che non abbiano spicy. Really?)


Il worldbuilding è un altro punto di forza. Elise Kova ha una capacità straordinaria di creare mondi ricchi e affascinanti, dove politica, folklore e magia si intrecciano con naturalezza. Midscape, il regno delle fate, è un luogo vivo, pieno di pericoli e meraviglie, dove le leggi del mondo umano non valgono più. La narrazione è scorrevole, visiva e, pur prendendo a prestito elementi già visti nel genere, riesce a donar loro una nuova freschezza come accennavo in apertura alla recensione.


"Io sono una fata, non posso mentire, per quanto io possa desiderarlo. Tutto ciò che vi ho detto - tutto ciò che ero allora - è ciò che sono adesso.

Non potete scegliere le parti di me che vi piacciono e abbandonare il resto. Sono il Lord Fenwood che beveva un bicchiere d'idromele ogni

sera in compagnia di un'ottima interlocutrice, e sono Davien Aviness - fata e legittimo sovrano del regno di Aviness, che ho intenzione di ripristinare.

FIdatevi di me per come sono, desideratemi per come sono, oppure lasciate perdere."


Tuttavia, non è tutto perfetto: alcune svolte di trama risultano prevedibili e la tensione narrativa, in certi momenti, si affievolisce. Nella prima metà del volume ad esempio la storia è molto lineare e facilmente prevedibile. Eppure, anche quando gli eventi sono intuibili, resta la voglia di sapere come si arriverà alla fine – segno che il coinvolgimento emotivo del lettore è reale e trascinante.


I personaggi secondari donano ulteriore spessore alla narrazione, bilanciando con ironia o saggezza i momenti più intensi. Li ho amati tutti. E la musica – tema caro alla protagonista – assume un ruolo quasi magico, diventando simbolo di libertà e identità. Un fantasy romance che mescola emozione, magia e introspezione. Non solo una storia d’amore ma un percorso di emancipazione e riscoperta del proprio valore.


Consigliato a chi ama l'arranged marriage, le ambientazioni da fiaba e i protagonisti che non iniziano conoscendo già la propria voce ma la trovano in un mondo che cerca di metterli a tacere. È decisamente, come scritto nella dedica, il libro perfetto "per tutti quelli che restano svegli a leggere libri sui baci fino a tardi."


"Qui avete degli amici, Katria."

"Finalmente mi faccio degli amici e vivono in un altro mondo."






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