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Recenqualcosa "Awakened and Betrayed" di Ivy Asher


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Editore: Leggereditore

Vol. 2 di 4 Pagine: 288


Mi sa che sono arrivata a questa serie con quindici anni di ritardo. Letteralmente. A sedici probabilmente l’avrei divorata, sarei riuscita ad immedesimarmi (forse), avrei probabilmente sviluppato qualche crush... A trentadue, invece, la sensazione è stata più simile a quella di una zia che cerca di seguire una conversazione tra adolescenti in gita: “Scusate, ma chi sarebbe questo? E da dove salta fuori quello nuovo con le battutine?”. E continuo a voler prendere la protagonista a testate nei denti. Ecco, l'ho detto.

Il secondo volume riprende con entusiasmo, ma anche con un certo disordine narrativo. Vinna, la protagonista, continua a oscillare tra la versione “badass inarrestabile” e quella “teen con sindrome premestruale perenne” e ancora non ho capito quale sia quella che sopporto meno. Sì, capisco il trauma, capisco la diffidenza, ma se ogni interazione finisce con qualcuno minacciato di morte… magari è il caso di rivedere il concetto di comunicazione assertiva, seriamente.

Il problema, però, è che i personaggi maschili – e sono parecchi – sono poco caratterizzati. Li distinguo più per il numero che per la personalità, tipo “il primo”, “quello nuovo”, “quello che non ci voleva ma toh. ora ci vuole”, “il palestrato 3”. Non aiutano i soprannomi, che sembrano usciti da un generatore casuale: c’è sempre qualcuno che la chiama in modo diverso, e io che cerco di ricordarmi chi è chi mentre mi chiedo se sono l’unica a non percepire un minimo di chimica tra lei e... tutti. Va bene l'attrazione magica, va bene gli eletti ma... A parte questo? Perché ci piace il palestrato 3? E quello nuovo? Insomma, avranno caratteristiche loro personali che ci attraggono, no...?

Il reverse harem c’è, ma è come osservare un gruppo che prova a ballare la stessa coreografia senza aver fatto le prove insieme. Confusione, tanta gente sul palco, e ogni tanto qualcuno cade di faccia. Però, apprezzo che lo spicy arrivi solo nel secondo libro: almeno la tensione ha avuto il tempo di cuocere un po’ (anche se nel frattempo io stavo leggendo con lo sguardo da “ma davvero c'è altra gente?!”). Okkei, a aprte gli scherzi è davvero apprezzabile che sebbene si tratti di un reverse harem ci voglia tempo prima di averlo davvero però, come dicevo sopra, non basta l'attrazione da legame magico. Mi serve altro.

La trama? C'è, a momenti. Succedono un sacco di cose, ma poche rimangono davvero impresse. Intrighi, tradimenti, colpi di scena – il tutto raccontato con uno stile molto diretto, pieno di parolacce e sarcasmo, che cerca di essere cool ma a tratti sembra solo… affaticato. È come se il libro avesse troppa voglia di essere giovane, edgy, e incazzato col mondo. A un certo punto è successa una cosa, che chiaramente non vi dico perché sarebbe uno spoiler e io non capivo, e non perché l'età mi ha rincoglionita (o almeno spero), perché era stato visto di passaggio prima, talmente tanto di passaggio che non me lo ricordavo, non sapevo chi fosse la gente (miseria c'è troppa gente).

Insomma, Awakened and Betrayed è il classico secondo libro di una serie: tanto movimento, pochi passi avanti. Continuo? Forse sì, la curiosità è bastarda e i cliffhanger funzionano. Ma Vinna, ti prego, nel prossimo libro: respira, conta fino a dieci, e magari inizia a trattare gli altri personaggi (e il lettore) come se avessero un cervello.




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