Recenqualcosa "Cinque notti con te" di H.L. Day

Editore: Triskell Edizioni

Vol. 2/7 - Snowed Inn Series

Pagine: 154

Secondo soggiorno al Retreat, nuova coppia.

Loro non sono amici dal college, al contrario, proprio non si conoscono. Sia Nathan che CJ sono ospiti della struttura, l'altra cosa che li accomuna oltre a esserci entrambi per lavoro è che sono inglesi su suolo americano, difficile non riconoscerci per l'accento. (e se posso permettere un'opinione personale, e lo farò, l'accento inglese è qualcosa di meraviglioso.)

Nathan è uno scrittore che ha scelto di concedersi qualche giorno al Retreat prima di raggiungere il padre per le vacanze di Natale, l'intero volume si svolge tramite il suo punto di vista. Prima di partire per raggiungere il padre, ha incontrato il suo editore che gli ha stroncato il libro. Non per essere drammatica, gli ha proprio detto che rispetto ai primi tre libri della serie i personaggi sono piatti, come se non vivessero e che non hanno intenzione di pubblicarlo se lui non lo cambierà migliorandolo.

Tecnicamente il soggiorno al Retreat sarebbe dovuto servire a scrivere, peccato che Nathan dopo aver dedicato mesi alla stesura si trovi davanti alle pagine senza sapere che pesci prendere. Decide quindi di prendere una pausa e concedersi un drink, è mentre si dirige al bar che si sofferma a osservare la sala in cui si svolge uno speed date. Lì, vede CJ. Biondo, occhi azzurri, gli stessi occhi che incontra da un lato all'altro della stanza. Nathan distoglie lo sguardo e continua la sua strada.

CJ però non è dello stesso avviso, giacché lo segue e sedutosi allo stesso tavolo di Nathan dopo avergli portato una birra gli propone di passare insieme la notte. Una notte e nient'altro. Non è qualcosa che Nathan conosce o fa, però il giorno dopo ripartirà, è così grave concedersi del sano divertimento per una volta? Cosa potrà mai succedere in fondo? Non si conoscono, sanno soltanto i nomi di battesimo e trascorreranno una delle migliori notti che Nathan abbia mai avuto. La stessa da cui scappa al mattino, sebbene CJ gli abbia chiesto di non andarsene senza salutare.

"Mi succhiava come faceva tutto il resto: con pura esuberanza e

un gusto per la vita che mi facevano sentire come se mi fossi

perso un sacco di cose negli ultimi anni mentre ero

concentrato a scrivere. Era un momento strano per un’epifania,

ma non potevo negarlo."

Dicevamo, cosa potrà mai succedere? Beh, una valanga, ovviamente. Ora quell'unica notte è qualcosa che danza fra loro fra l'imbarazzo e il senso di colpo di Nathan. CJ però non è un tipo che si lascia scoraggiare e la sua insistenza porta frutti. Quella che doveva essere una sola notte diventano cinque e non solo. I due trascorrono insieme anche le giornate, o partecipando alle attività organizzare dall'hotel o lavorando. Nathan segue CJ, fotografo naturalista, insieme a un taccuino che resta bianco perché invece di scrivere guarda lui.

Una storia d'amore piccante che non dimentica il lato sensibile e fragile dell'amore e dell'animo umano. Di un uomo come Nathan che non è abituato a permettere agi altri di superare le sue barriere e si trova davanti ad un uomo che sembra trapassarle senza nemmeno accorgersi della loro presenza. Ma insomma, ha detto al suo editore che è normale che i suoi personaggi non abbiano avuto un evoluzione, nella storia passano solamente cinque giorni... Non può essere cambiato tutto grazie/per colpa di CJ, vero?

"Aveva ottenuto qualcosa che poche persone avevano avuto.

Era riuscito a ridurre le mie inibizioni, trasformando qualcosa che avrebbe

potuto essere imbarazzante, che avrebbe dovuto essere imbarazzante, in una

delle notti più liberatorie della mia vita. E l’avevo condivisa con qualcuno

di cui non sapevo niente, tranne per il fatto che fosse un fotografo."

Poi la strada viene sgombrata. Il caffè dev'essere bevuto in fretta per preparare le valige e raggiungere finalmente il padre, anche se Natale oramai è finito. La barriera di neve che li separava dal mondo reale è stata sconfitta ed è il momento di tornare alle proprie vite. Lo è, vero? Oppure c'è la possibilità che quel frammento di mondo in cui ogni cosa era al proprio posto sebbene nulla fosse ordinario potrebbe contaminare la realtà?

Nathan e CJ si saluteranno o troveranno il modo di diventare reali?