Recenqualcosa "Colazione Inclusa" di L.C. Chase

Naia Sterne
21 dic 2024
Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 22 dic 2024

Editore: Triskell Edizioni

Vol 4/7 - Snowed Inn Series

Pagine 126

Quarto soggiorno al Retreat che oramai mi vede fra i clienti abituali e non si può dire che non fidelizzi i propri clienti! Se vi avrò convint* a leggere questa serie comprenderete alla fine dei libri il perché io lo sostenga.

Non perdiamoci però in inutili chiacchiere...

In questo volume trascorriamo la valanga insieme a Tate e Reno, io devo dirvelo, ho avuto e ho tutt'ora l'assoluta incapacità a ricordare il nome Reno. Ho DOVUTO appuntarmelo, non so nemmeno perché io non sia in grado di tenerlo in memoria, non scherzo quando dico che durante la lettura mi trovavo a pensare "no ma R- Rino? Ringo? Ricosomacomediaminesichiama.", Mentre leggevo. Eppure è un nome talmente facile...

Immaginatemi scrivere la recensione con un post-it sul desktop con scritto Reno, perché lo sto facendo così.

Tate e Reno si conoscono da tanti anni, in verità, eppure non sono andati insieme al Retreat, non sono nemmeno intenzionati ad incontrarsi, è il tipico miracolo di Natale. O incubo. Dipende dal momento in cui viviamo il ritrovarsi, mi spiego meglio.

Reno ha un fratello maggiore, fra l'altro parecchio protettivo, Rick. Reno non ha mai nascosto la propria sessualità e ha alle spalle una famiglia che lo supporta, infatti si trova all'evento di speed date del Retreat su suggerimento e spinta del padre. Mentre se ne sta lì a farsi passare davanti gli altri partecipanti, senza trovarne uno degno di nota ecco che di fronte a lui si siede Tate.

Tate è la sua cotta. LA cotta. Quella che ti perseguita e di cui non ti liberi, quella a cui ripensi anche dopo dieci anni, così, de botto. Tate era il migliore amico di Rick e Reno li seguiva stile cagnolino qualsiasi cosa facessero. Reno ha fantasticato milioni, che dico, trilliardi di volte di baciare Tate e poi è successo. A una festa. In bagno. Ha aperto la porta per uscire, Tate lo ha rispinto dentro, si sono scambiati quello che per Reno resta il miglior bacio della sua vita; poi Tate è uscito e non lo ha rivisto mai più. È partito il giorno dopo per l'università senza nemmeno salutare, fine ciao. Quasi se lo fosse sognato quel bacio. Ora quel ragazzo è seduto davanti a lui, un uomo da cui si sente ancora attratto e che... aspetta, è a uno speed date gay? Non era etero?

Sbalordito e innamorato. Ecco cos’era, ed era frustrante esattamente come quando era bambino.

[...]

Aveva bisogno di spingere via i vecchi ricordi e riprendersi. Aveva superato da anni quella cotta clamorosa. O così aveva pensato.

Ora, non mi dispiacerebbe chiedere a Reno come sia possibile che non si fosse fatto venire dei dubbi ma insomma, erano due ragazzini glielo perdoniamo. Tate sembra decisamente sicuro di sé, sia durante lo speed date, sia durante il blackout che noi sappiamo essere causato dalla valanga, sia quando il direttore comunica della catastrofe naturale, ma, soprattutto quando propone a Reno di dividere la sua baita, insomma, meglio che essere smistato in una delle stanze libere con un estraneo, no?

“Hai sentito Bryan” Tate fece di nuovo quel sorriso sexy.

“Stanno mettendo le persone a due a due, quindi

perché non stare con una persona che conosci?”

Perché con un’altra persona non dovrò trattenermi

dal mettere le mani addosso.

Non ho ovviamente intenzione di dirvi praticamente nulla di come i due torneranno a cadersi addosso come calamite che si attraggono. Vi dirò che sono entrambi insicuri, Reno non riesce a lasciarsi andare, sebbene senta ogni sua cellula trascinarlo su Tate, il ricordo di quel meraviglioso bacio gli ricorda anche come Tate lo abbia abbandonato e lui non ha alcuna intenzione di farsi nuovamente illudere. Tate al contrario sembra molto sicuro, come vi dicevo, eppure non lo è. Il doppio pov ci permette di conoscere nel dettaglio entrambi i ragazzi, Tate è insicuro quanto Reno e quando questi lo respinge si sente cadere a pezzi, perché Tate esce da una lunga relazione; il suo ex lo ha lasciato facendo a pezzi la sua autostima, quella che si costruisce sulla faccia mentre dentro i suoi pensieri sono un tempesta.

Il Retreat ha la capacità di portare le persone a cedere alle proprie emozioni e ai propri sentimenti, portandoli a ricercare la speranza nelle proprie ansie e paure. La sua capsula di neve sembra chiudere i protagonisti in una bolla romantica, il punto, fra Tate e Reno è questo: resa nuovamente agibile la strada, ci sarà un futuro o Tate scomparirà per una seconda volta? Cinque notti insieme saranno davvero le basi per un futuro insieme o Reno si troverà nuovamente illuso da quella vita che ha sempre sognato? Tate si riprenderà la propria autostima per poi andare a cercare il proprio finale nuovamente lontano da quel ragazzino che lo aveva messo in crisi o quello illuso, in realtà, sarà proprio lui?