Recenqualcosa de "Il Nostro Futuro" di Andie M. Long

Naia Sterne
25 ago
Tempo di lettura: 2 min

Editore: Queen Edizioni

Vol. 4 di 7

Pagine: 148

Con Il nostro futuro torno a Withernsea, quel paesino che sembra uscito da un reality show a tema “soprannaturali allo sbaraglio”. Stavolta tocca a Ebony finire sotto i riflettori: lei, la veggente che tutti scambiano per un’ubriacona cronica, ma che in realtà beve solo per sopravvivere alle visioni. Finalmente ha un accenno di vita sentimentale, anche se la scintilla scocca con Henry, un essere umano che pensa che lei abbia seri problemi mentali (e, diciamocelo, non è che sia proprio fuori strada, sfido a trovare qualcuno di normale in sta cittadina).

Il libro ha i suoi momenti: le gag ci sono, il ritmo è veloce e tra battibecchi, visioni e comparsate di creature assurde non ci si annoia mai. Però, se da un lato il caos è il marchio di fabbrica della serie, dall’altro la storia d’amore principale sembra un po’ appiccicata lì a forza, tipo “già che ci siamo, facciamoli innamorare”. Il cambiamento di Henry è così rapido che quasi ti aspetti che abbia bevuto pure lui la vodka di Ebony.

Il resto della banda continua a regalare siparietti sopra le righe, ma confesso che questa volta l'ho trovato too much. Non lo so, forse mi sembrano un po' tutti lo stesso libro che si ripetete, e gag si fanno ridere ma non come all'inizio. I contorni della trama mi sembrano sfumati e succedono troppe cose a troppa gente. Inizia a sembrarmi tutto troppo ripetitivo oltre che troppo caotico.

In più, ho sviluppato una particolare avversione per la figlia di Shelley. Ho trovato un pelino cringe il rapporto con Ebony e in generale tutta la situazione. In sintesi: libro simpatico, leggero, con la solita dose di follia che contraddistingue la serie. Mi ha fatto ridere in più di un punto, ma non mi ha convinta del tutto. Forse non è amore eterno tra me e Withernsea, diciamo che ci prendiamo una pausa… magari ci ritroveremo più avanti, ma per ora la relazione resta in stand-by.