Recenqualcosa "Mille Morti - L'Ultimo Regno" di Massimo Junior D'Auria
- Naia Sterne

- 15 apr
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 16 apr

Editore: Winter Edizioni
Vol. 1 di 4
Pagine: 150
È il primo volume di una nuova saga dark fantasy che affonda la propria narrazione nel folklore norreno, quello fatto con la ricerca e che non si basa sull'aver visto una puntata di Vikings sulla televisione di casa, il che si nota siore e siori. Iniziamo dunque questa recenqualcosa dicendo che il volume mi è piaciuto e che ci apre una quantità improba di domande che speriamo vengano svelate il prima possibile nel prossimo volume. *osserva con grande intensità autore ed editore.*
Bjarni battè la mano contro l'elmo. Lo rifece.
Doveva ridestarsi e mettersi in cammino.
L'importante era avere l'ascia a sua disposizione.
Di cosa tratta, però, questo volume? Millemorti, non è altri che Bjarni un huscarlo che sta per muovere i propri combattenti per difendere i confini. Bjarni ha perso un figlio, ne ha un secondo che vorrebbe vedersi affidati incarichi da grande, ha un braccio destro e guerrieri leali. Uno di questi suoi guerrieri leali, prima della battaglia gli consiglia di guardarsi le spalle. Una battaglia che lascia Bjarni con l'amaro in bocca e che gli fa dare un peso diverso a quelle parole che aveva considerato eccessive.
Poi Bjarni si sveglia, non sa dove, non sa come sia arrivato. Ripulito dal fango e dal sangue della battaglia, con tutto il suo equipaggiamento, compresa la sua fedele ascia (Oh, Massimo l'ha scritto in un suo post e io lo ribadisco, se non vi piacciono le asce avete gusti discutibili e io vi consiglio, spassionatamente, di rivederli.) Un luogo dalle sfumature grigie, di cui non riconosce i profili: dove è stato portato? Se è in territorio nemico perché gli hanno lasciato le armi? Se è in territorio amico, perché è solo?
Non poteva lasciare che i cospiratori agissero indisturbati. No, non era accettabile.
Sta' attento. Lo devi ai tuoi uomini e alla tua famiglia. Sì, l'avrebbe fatto.
A ogni costo.
È tutto molto strano, non ha fame, non sente stanchezza... Non sarà che...
No, certo che no. Eppure il primo strano incontro lo fa riflettere, portandolo a risvegliarsi una seconda volta. Mh, mi sa proprio che...
Bjarni continua a camminare fino a incontrare un gruppo di uomini che lo aiutano a comprendere la propria situazione, sebbene questa, fra fulmini scuri e visioni, sembra complicarsi ogni momento.
Quello che però Millemorti si domanda è: perché non è nel V... Beh, insomma, dove si aspettava di essere. Perché i servitori di colei che regna in quelle sfumature di grigio hanno bisogno di lui e di altri? Quanto dovremo aspettare noi poveri lettori per il secondo? Chiedo per un'amica.
Lui, però. era ancora Millemorti e tutti se
ne sarebbero resi conto. Anche la regina
di quel posto, Hel, avrebbe scoperto il
preciso motivo di quel nome. Rilassò gli arti.
Era il momento di concedersi un po' di
riposo, poi avrebb...
Altro punto di forza è sicuramente la scrittura di Massimo, scorrevole ed evocativa, ci trascina nel viaggio di Bjarni conducendoci nei misteri che si nascondono nel mondo dei morti. Sebbene il volume sia estremamente breve non viene meno la sua capacità di trascinarci nella storia e renderci perfettamente inseriti nell'ambientazione.
Consigliato a tutti coloro che amano i fantasy epici e il folklore norreno, le battaglie e il sangue, il mistero e il viaggio.

Acquista qui.



Commenti