Recenqualcosa "Once upon a sexy scrooge" di Ella Frank e Brooke Blaine
- Naia Sterne
- 18 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min

Editore: Triskell Edizioni
Autoconclusivo
Pagine: 146
Continua la mia caduta nel clima natalizio grazie alla collana Rainbow di zia Trisk.
Questo libro mi ha fatta incredibilmente emozionare, ho pianto. Si, ho pianto, c'è stata una scena che mi ha dilaniata. Perché? Non lo so ma mi ha fatto malissimo.
Ci troviamo in un Christmas romance che ho trovato carinissimo. I nostri protagonisti non potrebbero essere più diversi fra loro e il doppio pov ci permette di conoscerli entrambi al meglio. Maxwell è un ragazzo di città, la sua vita si basa sul successo lavorativo, sulle promozioni e il ritorno economico che queste possono portargli. Micah è nato e cresciuto nello stesso posto, la fattoria di alberi di Natale che la sua famiglia gestisce da generazioni. Quando dico nato intendo in senso letterale, nella stalla. Cosa potrebbe portarli a conoscersi? Beh, il fatto che Maxwell sia assolutamente intenzionato a comprare la proprietà per demolire tutto e costruire un resort di lusso. Micah non cede, però, e Maxwell non vede altra soluzione che andare di persona a proporre la cifra esorbitante che continua a essere rifiutata dal signor Noble. Non c'è margine di fallimento, Maxwell sa che se chiuderà il contratto avrà la sua promozione, inoltre, non ha mai fallito un'acquisizione.
Maxwell arriva dopo aver scampato la morte insieme alla sua Lexus sulle strade innevate, certo magari partire con le gomme adatte sarebbe stato meglio ma sorvoliamo i dettagli. Al suo arrivo viene accolto dall'uomo più muscoloso e sexy che abbia mai visto, intento a spaccare legna con un'ascia. Quell'uomo è proprio Micah Noble che non può far a meno di guardare con una punta di divertimento l'uomo decisamente fuori posto con il suo abito elegante e le scarpe di pelle che sicuramente si sta ibernando. I due, come è ovvio, non partono decisamente con il piede giusto, al contrario è subito una battaglia. I fortuiti casi della vita fanno si che ci sia una tempesta in arrivo e che Maxwell sia costretto ad accettare l'ospitalità di Micah o rischiare di morire nel ritorno a Manhattan. Ancor più "fortuito" il fatto che la mattina dopo la macchina di Maxwell non voglia proprio saperne di partire e che fino al 26 dicembre nessuno potrà far si che questa riparta.
I due iniziano una convivenza forzata, dove i loro spigoli non possono fare a meno di ferirsi a vicenda rimuovendo gli strati che compongono il loro essere, permettendo loro di avvicinarsi e di conoscersi. La maschera di Maxwell cede con grande difficoltà e sebbene la loro reciproca attrazione non sia stata un mistero già dalle prime pagine del volume, l'intesa mentale e caratteriale non è mai sembrata essere un risultato possibile. Mentre Micah gli mostra l'animo della fattoria e il calore dell'intera comunità, Maxwell si trova a rilassarsi in abiti che non gli stanno a misura, in una stanza che inizialmente gli sembrava una bara e nell'accogliente gelo della neve. Un mondo nuovo gli si svela davanti agli occhi, dimostrandogli che in una cittadina dimenticata dall'umanità esiste un calore che nella sua vita non ha mai provato.
L'invadente affetto della famiglia di Micah porta alla luce le mancanze che ha vissuto nell'infanzia e quando l'inganno che lo ha trattenuto a gelarsi le ossa si svela, Maxwell vorrebbe che ce ne fosse un secondo a tenerlo in quel luogo che ha finito per sciogliere il suo animo. Però i ragazzi di città sono testardi e duri a recepire il cambiamento, tanto quanto coloro che vendono gli alberi sono orgogliosi e duri a chiedere a qualcuno di cambiare. E quando l'inganno viene risolto e la tempesta lascia dietro di sé unicamente la coltre bianca del suo passaggio, entrambi dovranno tornare alla realtà. Qualcuno di loro avrà ottenuto una vittoria? Ne usciranno entrambi sconfitti? Soprattutto noi ci toglieremo il sapore della nostalgia che solo uno sguardo allo specchietto retrovisore sa donare?
La scrittura di Ella e Brooke ci trascina rapida in quella che si trasforma senza ombra di dubbio in una seduta di lettura unica e che ci travolge con l'evoluzione dei loro personaggi, uno di loro più dell'altro. Una storia d'amore che non può che essere letta affianco a un albero scintillante. Il ritmo narrativo è preciso, capace di aumentare e rallentare quando ne abbiamo bisogno. Ho adorato che la storia iniziasse ufficialmente un anno dopo il racconto principale con un Maxwell bloccato nel traffico che torna indietro nel tempo. Che il suo punto di vista fosse intervallato da quello di Micah che di certo non ha passato l'anno senza pensare al ragazzo di città. Così come ho adorato tornare in quell'ingorgo cittadino alla fine del flashback.
Forse ora vi chiederete se c'è il lieto fine. È sicuramente qualcosa che dovete scoprire, posso dirvi che il libro sarebbe perfetto in entrambi i casi, con finale agrodolce o con happy ending.
Decisamente consigliato, anche se volete leggerlo ad agosto, onestamente.

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