Recenqualcosa "Roman" di Grae Bryant
- Naia Sterne

- 7 gen
- Tempo di lettura: 3 min

Editore: Triskell Edizioni
Vol. 1/6 - Vampire's Mate Series
Pagine: 286
Allora, avete presente lo slow burn? Ecco, qua non c'è.
Prevedibile considerato che stiamo parlando di un fated mates dove nessuno cerca di combattere l'attrazione e che, al contrario, ci rientra perfettamente in un istant love. Non c'è attesa, non c'è quella tensione sessuale trascinata per capitoli. No. Roman è un vampiro di circa duecento anni, il libro inizia con un flashback della sua trasformazione prima di passare ai giorni nostri. Roman pare in fuga da qualcosa o da qualcuno, cosa che lo porta a non fermarsi a lungo in nessun luogo. Danny è un infermiere che si occupa del turno di notte.
Mentre Roman si dirige a sud, sente, inspiegabilmente, l'istinto e il desiderio di fermarsi proprio qui, eppure non ha ancora bisogno di sangue, potrebbe continuare ancora per qualche giorno. Invece no. Si presenta all'ospedale, davanti a Danny, passando fondamentalmente per uno psicopatico. Danny, chiaramente a causa del legame fra i due, non si spaventa, si comprende che questo tizio elegante e sexy debba avere qualcosa che non va ma non si pone domande. Ecco vorrei fermami al non si pone domande. Io giuro che l'istant love lo capisco, mi piace pure in alcuni casi ma Danny, ragazzo mio, davvero!? Un perfetto estraneo inizia a dirti roba senza senso, ti salva (e va bene che bel gesto) da un aggressione per poi leccarti le ferite (letteralmente) per curarti, poi ti dice che è un vampiro, fondamentalmente ti dice che gli appartieni etcetc. Ma io dico, almeno una pagina, una, in cui ti chiedi SERIAMENTE se sei andato fuori di testa e che forse dovresti riflettere, no? No.
È vero che il libro non è particolarmente lungo e che gli eventi succedono fondamentalmente in meno di una settimana quindi, insomma, non è che ci sia molto tempo in cui far accadere le cose però in questo volume ho sentito che era tutto troppo in fretta. E ripeto, io l'istant love non lo disprezzo però arrivati alla fine del volume io ancora non so cosa Danny conosca di Roman. Okkei, lui gli ha raccontato alcune sue esperienze di vita, okkei, si è preso cura di lui e Danny non è abituato ad avere qualcuno che si prenda cura di lui, okkei, non ci piove è un vampiro davvero molto sexy ma... altro? No, altro non lo conosciamo, si Soren ci dice che Roman parla otto lingue e che una volta ha fatto tipo il becchino ma non c'è mai un momento in cui questi due approfondiscano davvero la conoscenza.
A me, mettiamolo per iscritto è una mia opinione personale, piace che anche se si tratti di un istant love i due esseri si prendano comunque quel momento di conoscenza reciproca, si mettono lì e si dicono: "hei seti, capisco che ti amo senza capire perché però che dici, ci conosciamo n'attimo?" ho sentito terribilmente la mancanza di questo e non so razionalmente perché in questo libro mi sia successo più che con altri. Ho trovato il tutto scritto bene e in effetti non ci sono particolari problemi come buchi di trama, forse proprio per questo avrei apprezzato un'attenzione maggiore al rapporto tra i due che comunque, non capitemi male, non è del tutto campato in aria ma mi ha lasciata insoddisfatta. Penso di leggere il secondo volume della saga? Si, perché la scrittura della Bryan l'ho trovata piacevole e penso che Soren avrà una coppia più nelle mie corde.
Okkei si, forse non sono per gli istant love. Iniziamo il 2025 ammettendo una verità.

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